Deliri da lettrice #12: come leggi?

Deliri da lettrice #12: come leggi?

Come leggi? Con gli occhi che vedono le parole e il cervello che interpreta tutto quanto.  

Ok, ritentiamo. Buongiorno lettori e non, quante volte, mentre vi hanno guardato con un libro in mano, vi hanno chiesto: come leggi? 

come leggi
foto presa dal web

Beh tante credo. Insomma, che stiamo seduti, in piedi, distesi sul letto o sul divano, in vasca, a bordo piscina, in spiaggia, a pancia in giù o con le gambe sollevate, a testa in giù, non importa, perché la nostra posizione ha sicuramente qualcosa di strano agli occhi degli altri. Perché questa cosa? Non capisco mai cosa sia di strano nel stare sul letto, con un libro in mano, le gambe sul muro così la si sgonfiano.

È vero, certe volte stiamo veramente in un modo scomodo e non ci muoviamo perché siamo con il fiato sospeso per capire cosa faranno i nostri personaggi, ma se non perdiamo la sensibilità di qualche arto, perché disturbarci? Finché si riesce a leggere, per noi va bene stare in qualsiasi modo immaginabile. Siamo lettori, gente semplice che si fa andare bene tutto pur di leggere. Dopo aver spiegato che alla fine leggiamo dove e come capita ( Per tutte le posizioni del lettore, guardate l’articolo Deliri da lettrice #11), passiamo al perché gli altri si sconvolgono.

Perché si sconvolgono gli altri?

Non capisco perché risulta così strano leggere in alcune posizioni. Non saranno le più rilassanti e comode, ma per tenere un libro in mano e avere la visuale libera non ci vuole molto. Credo che gli altri a volte rimangano scioccati perché non hanno mai provato ciò che proviamo noi con un libro oppure semplicemente non si sono fermati a pensare che forse anche loro fanno cose simili, in circostanze diverse.
Come leggi? Occhi grandi e bocca aperta, come se avessimo fatto chissà cosa. Colpiamo perché non siamo una cosa che viene vista ogni giorno, siamo creature strane e un po’ complicate, quindi sorridete e spiegate a tutti che alla fine siete normali tanto quanto loro.

Siamo tutti uguali in fondo

Prendiamo chi gioca a qualche videogioco. Che si usi la play, la wii, il computer, il tablet o il telefono, non danno importanza a dove stanno, finché si divertono. Magari usano una sedia, la poltrona e tengono le gambe incrociate, per terra direttamente così d’estate almeno stanno al fresco, nel letto seduti, distesi, con un cuscino sotto la testa, a pancia in giù e chissà come, ma alla fine fanno la stessa cosa che facciamo noi lettori: trovano un posto e accettano di tutto pur di fare ciò che piace loro.

Persino gli amanti dei film o delle serie tv sono uguali, cambia poco l’atteggiamento che hanno, anche quelli che magari disegnano a volte usano queste strane posizioni scomode.

Dunque, perché sconvolgersi davanti a questo se in un modo o nell’altro facciamo tutti la stessa cosa? Forse prima di guardare qualcuno male e scioccarsi per così poco, fermiamoci a riflettere e scopriremo che anche noi in qualche occasione siamo stati uguali.

Liv

Per altri deliri, visitate la pagina Deliri da lettrice

Informazioni

Il contenuto pubblicato sopra è protetto dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore, legge n. 633/1941. Tutti i diritti sono riservati. L’articolo è stato scritto in modo ironico e con un tono divertente, e va preso come tale. Non è un manifesto contro chi non legge o una riflessione estremista per chi invece lo fa.

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