“Città di vetro” Cassandra Clare | Recensione

“Città di vetro” Cassandra Clare | Recensione

Trama

Città di vetro

“Città di vetro” Cassandra Clare: Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l’eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d’origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito.

Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l’unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto a poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L’amore è un peccato mortale… forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali

Opinione Personale

Attenzione! Contiene spoiler!

Devo ammetterlo, ho avuto un rapporto strano con questo terzo libro. La prima volta ho sbagliato l’ordine e dopo il secondo libro avevo iniziato a leggere il quarto. Quando mi sono resa conto del mio errore, mi ero già spoilerata un po’ di cose. Ho iniziato il libro giusto, Città di vetro, e credo a metà, mi sono fermata. Per varie ragioni è rimasto in pausa per un paio di mesi credo. Poi l’ho iniziato da capo per essere sicura di avere la memoria fresca su tutto e l’ho divorato. Infatti ho letto questo e i tre successivi nel giro di due settimane. E come se non bastasse, quando ho riletto l’intera saga ho rifatto lo stesso errore, ho iniziato il quarto invece del terzo. Sono pure recidiva.

Città di vetro vede tanti colpi di scena, tanta sofferenza e una battaglia epica. Conosciamo la Città di vetro, Alicante, casa dei nephilim, con le sue torri anti demone e le sue regole rigide.

Clary cresce ovviamente, rischia la sua vita per salvare sua mamma, tanto da arrivare a Idris senza invito. Tramite lei conosciamo Sebastian, il nuovo villain del libro. È un cattivo assoluto, tanto che ad un certo punto persino Valentine ha paura di lui. Mentre Valentine è coerente nella sua battaglia, ha una sua idea di mondo e fa di tutto per realizzarla, Valentine è spinto dall’odio verso il padre che lo ha cresciuto senza troppe attenzioni, l’odio verso la madre che lo ha abbandonato e ovviamente verso sua sorella che è cresciuta con l’amore di sua madre e con una vita tranquilla. Tutto questo viene amplificato dal suo sangue di demone e ciò lo porta ad avere un comportamento ambiguo certe volte.

Sebastian non ha una concezione normale di sentimenti, prova una attrazione verso sua sorella ma non sono sentimenti proprio fraterni, odia sua madre ma allo stesso tempo vorrebbe il suo amore. È un personaggio complesso che mostra il suo potenziale già da questo libro.

Clary qui vince il premio per a figlia dell’anno direi, visto lo scontro contro Valentine. Ancora una volta prende le distanze da lui e mostra come di fatto non provi nessun tipo di sentimento per suo padre biologico.

E ovviamente, grande colpo di scena Jace non è il fratello di Clary. Almeno adesso hanno un problema in meno da affrontare.

Mi è piaciuta la battaglia, come i personaggi siano cresciuti e abbiano affrontato un simile pericolo, il fatto che per una volta i Nephilim si siano uniti con i Nascosti combattendo fianco a fianco davvero.

Liv.

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