“Città degli angeli caduti” Cassandra Clare | Recensione

“Città degli angeli caduti” Cassandra Clare | Recensione

Trama

città degli angeli caduti

Città degli angeli caduti: La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C’è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell’altra.

Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso. Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta. La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters…

Opinione personale

Attenzione! Contiene spoiler!

Il quarto libro inizia in modo apparentemente positivo: la battaglia è finita, gli shadowhunters hanno vinto, Jace non è il fratello di Clary quindi tutto sembra meraviglioso. In poco tempo però le cose precipitano tanto.
Jace si allontana da Clary e la evita, con il risultato che soffrono entrambi e non sanno perché. Simon viene cacciato di casa perché è un vampiro, non riesce a decidere tra Isabelle e Maia, ferendo e allontanando entrambe. Kyle diventa quasi amico di Simon, scoprendosi poi un lupo mannaro mandato dal Praetor Lupus per fargli da tutor in pratica. Non solo, Kyle è in realtà Jordan, il ragazzo che ha trasformato Maia in lupo mannaro. E siccome tutte queste cose non sono abbastanza, Simon si nutre di sangue umano e perde il controllo, Jace ferisce Clary e non sa come liberarsi da quei pensieri.

Direi che come riassunto concentrato è sufficiente. Andiamo in ordine. Il tutto inizia in modo tranquillo e poi si aggiunge il mistero e i colpi di scena che rendono tutto movimentato. Questo libro infatti l’ho divorato perché volevo scoprire cosa succedeva, chi era il cattivo e chi invece no, volevo capire il perché delle cose. La Clare come autrice direi che è bravissima a collegare personaggi e fatti e soprattutto a renderli umani, a farti capire i loro problemi, i loro pensieri e sentimenti.

Il personaggio di Kyle ha reso le cose ancora più interessanti, ha mostrato un altro lato dell’umanità: la redenzione. Lui ha sbagliato e il senso di colpa lo porta a aiutare gli altri a non fare i suoi stessi errori. Credo sia un messaggio importante questo, alla fine siamo tutti umani.

Simon invece si lascia per un attimo sopraffare e perde il controllo, cosa normale per chiunque. Siamo fatti di parti buone e parti istintive, lui per un attimo smette di essere il ragazzo allegro, gentile che non ucciderebbe nemmeno una mosca e ferisce una ragazza. Credo che anche qui il messaggio trasmesso sia importante: nessuno è perfetto. Simon è gentile, un bravo ragazzo che ama la sua famiglia, leale, che farebbe di tutto per i suoi amici eppure ha i suoi momenti di debolezza.

Il finale invece mi ha lasciato con la bocca aperta. Non mi aspettavo quella scena e soprattutto appena finito non sapevo cosa pensare. Jace è un personaggio che ha passato l’inferno eppure non credevo potesse toccare il fondo e scavare pure. Insomma, ha sofferto quel poveretto per i primi tre libri e continua a soffrire fino alla fine mi sa.

Il libro è scorrevole, con tanti colpi di scena, con nuovi misteri da svelare, non ci si annoia mai direi.

Liv

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