Una storia già scritta migliaia di volte: Capitolo 7

Una storia già scritta migliaia di volte: Capitolo 7

Nota

“Una storia già scritta migliaia di volte” è un racconto a puntate. Ogni capitolo aggiungerà nuovi dettagli alla storia. Si consiglia di leggerli in ordine per comprendere meglio gli eventi narrati.
Questo capitolo partecipa alla rubrica #narratoridistorie per il mese di giugno. Questa volta avevo il colore giallo, le risate, l’ottimismo e la frase E alla fine andrà tutto bene, no? come consegna. Non potevo non continuare la storia di Calliope che ogni tanto ha bisogno di un po’ di risate e di ottimismo nella sua vita. Così eccomi qui. Buona lettura.

Trama

Calliope ama i libri da tutta la vita e inventa mondi fantastici per i suoi lettori. Ha successo anche se nessuno sa chi si nasconde davvero dietro lo pseudonimo che usa. Una maschera che mostra al mondo per non affrontare le sue paure.
Ares è organizzato, metodico e calcola ogni passo che fa e le sue conseguenze, fino a una sera in cui si affida all’istinto, senza immaginare che la sua vita cambierà completamente.

Nelle puntate precedenti

Per chi non ha letto gli altri capitoli, faccio un breve riassunto: Calliope è in crisi per il suo ultimo romanzo, non riesce a creare un rapporto con la sua famiglia e le sue amiche sembrano andare avanti nella vita mentre lei sta ferma. In un momento di debolezza, dal suo punto di vista, combina un pasticcio e si ritrova a dover ammettere con le sue amiche le sue paure.
Potete leggere i capitoli precedenti qui.

Una storia già scritta migliaia di volte

Capitolo VII

copertina racconto una storia già scritta

Calliope si girò e mormorò delle imprecazioni perché il sole la stava colpendo direttamente sul viso. Ormai non sarebbe riuscita a riaddormentarsi quindi si insultò mentalmente perché si era scordata di chiudere le tende un’altra volta. Ad un tratto si fermò e cercò di ricordare cosa avesse fatto la sera precedente per poi rendersi conto che forse aveva combinato un gran pasticcio nuovamente. Prese un respiro profondo e aprì un occhio, come se quello potesse cambiare in qualche modo la situazione. Lo richiuse e pregò che tutto fosse solo un sogno, poi li aprì entrambi. E no, non era un’illusione ma la pura e semplice realtà. Si alzò piano, raccolse velocemente i suoi vestiti, quelli che trovò almeno, e in tempo record uscì senza fare il minimo rumore. Una volta arrivata in strada, prese il telefono e chiamò Emma e Katie.

«Buongiorno, sta arrivando la fine del mondo? Sei già sveglia e chiami senza nemmeno mandare un messaggio prima.» Katie la prese in giro in modo affettuoso. Sapeva che odiava svegliarsi troppo presto e che nei suoi periodi di ispirazione e lavoro intenso, non chiamava se non per le emergenze.

«La fine del mondo è già arrivata. Ditemi che non avete impegni e che possiamo fare colazione. In un posto che sia preferibilmente nascosto. Diciamo che non sono molto presentabile.» Calliope guardò il suo riflesso in una vetrina e alzò gli occhi al cielo. Sembrava fosse scappata da casa in fretta e furia, cosa non del tutto falsa.

Katie si offrì di prendere qualcosa dalla caffetteria sotto casa così avrebbero potuto fare colazione con calma da lei.

Calliope prese un taxi e quando arrivò davanti al palazzo dove abitava Katie, vide Emma avvicinarsi. Stranamente ella non le disse nulla, si era sicuramente resa conto che la faccenda aveva bisogno di spiegazioni più lunghe e così attese fino a quando non furono tutte e tre davanti a una tazza di caffè.

Calliope iniziò a parlare e nessuna delle altre due cercò di fermarla. La lasciarono raccontare tutto ciò che era successo negli ultimi tempi, come un fiume in piena. Quando si fermò e le guardò, si rese conto che aveva sentito la loro mancanza e che avrebbe dovuto parlare con loro parecchio tempo prima.

«Faranno dei film dai tuoi libri, tu darai una mano con la sceneggiatura e non hai pensato di dirci nulla perché ti sembrava una notizia da poco?» Katie aveva alzato la voce un po’ più rispetto al suo solito e questo fece venire i sensi di colpa a Calliope. Sapeva che loro non l’avrebbero mai giudicata, ma si era sentita condizionata da tutta la questione della sua famiglia e dagli sviluppi poco piacevoli avvenuti dopo la visita di suo padre.

«State aspettando entrambe un figlio, Emma si sposerà tra qualche mese, e queste sono cose davvero importanti. Le mie notizie potevano aspettare. State costruendo una famiglia, entrambe, mentre io cerco ancora di capire cosa fare della mia vita.» Abbassò lo sguardo e si sforzò di trattenere le lacrime. Adorava le sue amiche, erano state la sua forza per anni e non sapeva come inserirsi in quelle novità, non dopo il discorso che suo padre le aveva fatto.

«Callie, tu sarai sempre parte della nostra famiglia. Non importa quando ti sposi, se vorrai farlo o quando, se vorrai un figlio o meno, tu sarai la nostra famiglia in ogni caso e ogni tuo successo è un motivo per festeggiare e per essere felici tutti. Non devi mai pensare il contrario, mai.» Katie si alzò dalla sedia e andò ad abbracciarla. Emma la seguì. Forse si trovavano in momenti diversi della loro vita, ma si sarebbero sostenute in ogni caso.

«Sei famosa, sei riuscita a trasformare la tua passione in un lavoro, sei intelligente. Puoi fare e avere tutto Calliope, non fermarti e non sminuirti perché i tuoi genitori, tua sorella o tuo fratello non ti capiscono. Sono loro che perdono.»

«Siete la mia salvezza ragazze, davvero.» Dopo un altro abbraccio, Calliope prese un respiro profondo e decise di andare avanti con il resoconto della sua vita. Quando si fermò, atteso nuovamente la risposta delle sue amiche. In realtà non era terrorizzata da quello ma da cosa doveva ancora raccontare.

«Hai fatto benissimo ad andare via, ma dovevi chiamarci. Saremmo venute ad aiutarti. E non puoi stare in albergo, puoi venire da noi.» Calliope sapeva dentro di sé che sarebbe potuta andare da Emma, ma non voleva disturbarla visto che si sarebbe sposata a breve. Con Katie e Josh sarebbe stato più facile, ma si sarebbe sentita una terza incomoda in ogni caso.

«Avevo bisogno di fare questo passo da sola, dovevo dimostrare ai miei genitori di essere indipendente e in grado di fare tutto senza aiuto. Anche se in realtà credo di aver incasinato le cose e basta. Sono in albergo per il momento, ho assunto una assistente che si sta occupando di cercare una casa adatta a me, ho finito il manoscritto e probabilmente inizierò un’altra serie di libri.»

«Un sacco di novità, dovrai raccontarci tutto nel dettaglio e soprattutto dovrai farci leggere il nuovo libro. Non devi tenere le cose nascoste, siamo qua accanto a te nel bene e nel male.»

«Vedo che tutte queste cose le hai già elaborate diciamo, quindi quale è l’emergenza per la quale hai chiamato stamattina?» Katie iniziò a fissarla in attesa di una risposta. La conosceva e sapeva che tutto ciò che aveva detto fino in quel momento era servito a prendere tempo.

«E perché non eri presentabile?» Emma si ricordò quel dettaglio e la guardò attentamente per capire cosa fosse fuori posto più del normale.

Calliope prese un respiro e mentre buttò fuori l’aria, tolse la sua sciarpa gialla e aprì il cardigan così da far vedere cosa stava indossando sotto.

«Perché hai addosso una camicia da uomo? Oddio, questa è la famosa camminata del giorno dopo stile “non ho fatto nulla con nessuno, ma in realtà ho fatto di tutto”. Non ci credo.» La faccia di Calliope confermava quella teoria. Katie ed Emma si diedero il cinque, contente di quello nuovo sviluppo.

«Sono andata a letto con Ares.» Disse la frase così velocemente che non era nemmeno sicura che l’avessero davvero sentita.

«Tu hai fatto cosa?» Katie stava cercando di capire se avesse sentito bene, mentre Emma era con la bocca letteralmente aperta.

«Finalmente, ho vinto la scommessa.» Josh ridendo, tese la mano verso sua moglie per riscattare il suo premio.

«Avete scommesso su di me? Oddio, non ci credo. E tu Josh non potevi far finta di non sentire nulla?» Calliope sbuffò e si nascose il viso tra le mani. Aveva fatto fatica ad aprirsi con le sue amiche e il fatto che Josh aveva sentito tutto, non le rendeva le cose più semplici. Una volta sarebbe stata più aperta, in quel momento però le sembrava di essere a metà tra l’adolescente che ha passato la notte fuori casa e l’adulta che non sapeva come risolvere quella situazione.

«Ti chiedo scusa per aver ascoltato senza il tuo permesso, dovevo andare via senza disturbarvi, ma avevo dimenticato l’orologio e il telefono qui in cucina. Non volevo metterti in imbarazzo, solo che mi aspettavo questa svolta anni fa.» Josh le sorrise cercando di metterla a proprio agio. La conosceva dal primo anno di college e la considerava come una sorella, non era la prima volta che parlavano di temi così personali.

«E cosa significa che ti aspettavi una svolta simile anni fa?» Calliope lo guardò e poi si girò verso le sue amiche. Sembrava che tutti e tre avessero pensato la stessa cosa, dalle loro facce.

«Al college, mentre tu uscivi con qualche ragazzo, ho visto spesso Ares guardarli come se volesse ucciderli. Poteva essere un amico che teneva davvero a te e si preoccupava, come il sottoscritto, ma nei suoi occhi spesso luccicava una cosa che poteva essere solo passione mista a gelosia. Solo tu non lo hai mai visto.» Josh lasciò perdere la sua idea di andare a correre perché si rese conto che Calliope avrebbe avuto bisogno di tutti i suoi amici in quel momento.

«Quando a dicembre l’anno scorso tu sei tornata single, abbiamo fatto una scommessa su quanto ci avrebbe impiegato Ares a conquistarti. Non è stato leale da parte nostra, ma se ti avessimo solo accennato qualcosa, ti saresti chiusa ancora di più.» Emma le strinse la mano piano, per farle sentire la sua vicinanza e per darle il suo supporto. Era un semplice gesto che però nascondeva dentro molto più di quanto avesse potuto dire a parole.

«Non ti chiediamo i dettagli, vogliamo sapere solo se sotto quei completi costosi è davvero un gran figo che sa il fatto suo tra le lenzuola.» Katie non riuscì più a resistere e fece quella domanda sapendo che così la tensione sarebbe diminuita.

«Oddio, è arrossita e si sta nascondendo, quindi credo che le tue supposizioni siano vere.» Emma diede il cinque a Katie nuovamente mentre Calliope diventava sempre più rossa in viso.

«Dimmi solo che non sei scappata stamattina senza dirgli nulla. Quello sarà un grosso colpo al suo ego maschile.» Quando Calliope abbassò lo sguardo colpevole, Josh sospirò “povero” e scosse la testa piano.

«Parlerai con lui, dovrai farlo. E alla fine andrà tutto bene, no? Gli spiegherai perché sei scappata e risolverete.» Emma era sempre quella ottimista del gruppo, lei pensava solo alle cose positive che potevano accadere soprattutto quando si trattava di dover tirare su il morale alle sue amiche.

«Secondo me si incazzerà, verrà a cercarti e poi finirete per fare pace rotolando nel letto.»

«Katie, non puoi pensare ad altro?» Calliope iniziava a rendersi conto che quella notte poteva cambiare davvero il suo futuro e doveva pensare bene prima di prendere una decisione.

«Tesoro, indossi la sua camicia, hai i capelli spettinati e ti si legge in faccia che hai dormito benissimo la notte la scorsa. Non posso pensare ad altro e se ho capito almeno un po’ come è fatto Ares, ho ragione e finirete esattamente come ho detto io. Sono pronta a scommettere.»

Katie passò l’ora successiva a far capire a Calliope che non era la fine del mondo e che forse quella notte non avrebbe rovinato nulla ma avrebbe solo dato il via a qualcosa di nuovo e bello. Lo speravano tutti perché volevano vederla felice finalmente.

3 Comments

  1. Katya

    Ciao,
    io arrivo in ritardo, tuttavia eccomi.
    Sinceramente pur se è una long e sarebbe stato opportuno leggere tutti i capitoli prometto di farlo non appena ho tempo, ma mi ritrovo a leggere questo. So bene che alcune dinamiche mi mancano, devo però ammettere che ho trovato la storia intrigante e mi incuriosisce sapere di più.
    Mi rivedo molto in Calliope, non tanto per i guai ma per la sua insicurezza, quelle debolezze e grossi muri che vede, ma che in realtà sono traguardi che può superare.
    Bellissimo il rapporto che ha con le amiche, seppure lo conosco da poco posso percepire quanto grande deve essere, così come un’amicizia che ha solide basi.
    Sicuramente continuerò a leggere e, prometto che non appena posso la inizierò d’accopo per dare così un filo logico a tutto.
    Complimenti ^_^

  2. Ciao!
    Finalmente eccomi per la challenge!
    Questa storia mi sta piacendo molto! Trovo i personaggi davvero interessanti e mi piace la piega che sta prendendo! Sei stata anche brava a integrare la traccia nel capitolo, non credo sia semplice, in una storia già strutturata.
    Brava!

  3. Stephi

    Niente, questa storia ad ogni capitolo diventa più bella! Sono così contenta che finalmente Ares e Calliope siano andati oltre la loro amicizia, lo speravo dall’inizio! E per quanto capisca la fuga di lei, sono certa che troveranno un modo di far funzionare le cose, insieme. Riguardo la storia: la tua capacità di scrittura è sempre più coinvolgente. Tu non racconti, dipingi le storie che scrivi, rendendole ancora più belle perché chi ti legge riesce a vedere la scena di fronte a sé quasi come fosse un film, e riesci sempre a metterci dentro tutte le emozioni possibili, facendole vivere perfettamente anche a chi legge. Splendido il rapporto di amicizia che hai creato tra i vari personaggi, amo immensamente il carattere di ognuno e le loro personalità. Non trovo nessun difetto a questa storia, se non che è sempre troppo breve 😛 Scherzo, ovviamente! Missione centratissima per la sfida e un altro splendido appuntamento con questa long portato a casa. I miei complimenti!!! <3

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