Un mare in fiamme

Un mare in fiamme

Nota

copertina storytelling
foto di Tania

Il racconto “Un mare in fiamme” partecipa all’evento Storytelling Chronicles organizzato da Lady C di La nicchia letteraria. E anche questo mese sono riuscita a buttare giù alcune righe un po’ confuse, un po’ a caso.

Per giugno il tema è: il mare. Ho pensato un po’ prima di scrivere e potevo dire tutto e niente, davvero. Non sapevo se usare il mare come ambientazione, come personaggio, come sfondo, ero piuttosto confusa. Per caso ho sentito una canzone e da lì è partita la fantasia per conto suo dando vita a ciò che leggerete sotto.

Trama

Liam e Angela sono due persone molto diverse e appartengono a due mondi apparentemente opposti. Tuttavia un filo invisibile ma molto forte li lega e porta a combattere i pregiudizi e le regole imposte dalla società.

La canzone citata nel racconto è “Viens on s’aime” di Slimane, qui il video se volete ascoltarla.

Un mare in fiamme

Il sole stava scivolando piano dentro l’oceano, decretando il capolinea di un altro giorno. I suoi raggi, ancora caldi e carichi di luce, colpivano il viso del giovane che stava seduto sulla sabbia lontano dalla festa, dal porto e dai gruppetti che chiacchieravano. Aveva gli occhi chiusi, le ginocchia strette al petto con la brezza marina che lo accarezzava dolcemente e gli scompigliava i capelli come se fosse un’amante passionale in preda alla frenesia del momento. Ispirò quel profumo salmastro e aprì gli occhi: guardò l’orizzonte colorato con mille sfumature di arancione, giallo e rosso e sorrise.

Il cielo e il mare sembravano essere in fiamme, proprio come il suo cuore. Il sole faceva bruciare quell’azzurro immenso con la stessa intensità del fuoco che era scoppiato mesi prima dentro di lui e che da allora lo consumava ogni giorno e gli alimentava i sogni ogni notte. Lo faceva sospirare, tremare o ridere come un pazzo. Lo si vedeva nella sua voce che diventava roca e si trasformava in un sussurro quando stringeva lei tra le sue braccia, lo si sentiva nel respiro che si spezzava e diventava un affanno quando lei gli sfiorava appena le labbra. Lo si vedeva nei brividi che risalivano sulla sua schiena quando ricordava le notti e i pomeriggi passati con lei, nel suo sguardo perso eppure così vivo.

Richiuse gli occhi. Chi lo vedeva sulla spiaggia da solo a sorridere probabilmente pensava fosse pazzo. E forse era vero, aveva perso il senno quando aveva messo a punto quel piano folle. Scoppiò a ridere. La sua risata solitaria e spontanea era liberatoria. Nessuno avrebbe mai pensato che lui potesse rischiare tutto per quelle fiamme che gli incendiavano il cuore. Nemmeno lui riusciva a capacitarsi, neanche in quel momento. Aveva deciso di far uscire fuori il coraggio e di lanciarsi nel vuoto. Non sapeva se il paracadute si sarebbe aperto o meno, stava ancora aspettando di capirlo. Nutriva forti speranze però.

Sentì la brezza colpirgli il viso e senza aprire gli occhi si rese conto che lei era lì, era arrivata. Finalmente il suo paracadute si era aperto e adesso la discesa era diventata lenta e dolce, come se il cielo lo stesse cullando. Non aveva più paura di nulla, il buio e l’ignoto non lo spaventavano più. Lei alla fine aveva scelto lui, nonostante tutto e tutti. Non gli aveva detto ancora che quella era la sua decisione, ma lui sapeva fosse così. Non sarebbe mai venuta all’appuntamento altrimenti. Né lui né lei avrebbero sopportato un addio, non nel posto dove si erano conosciuti.

racconto un mare in fiamme

Ispirò profondamente e lasciò che il profumo di lei si mescolasse a quello del mare e gli entrasse dentro. Bastò quello per alimentare il suo incendio, come se avesse buttato benzina sopra una scintilla già pronta ad esplodere. Sentì qualcosa sfiorargli soltanto un braccio e la pelle improvvisamente diventò più sensibile, gli era bastato solo un tocco leggero e il suo corpo l’aveva riconosciuta.

Aprì gli occhi e sorrise di nuovo. La vide seduta accanto a lui e sentì le fiamme divampare in tutto il suo corpo. Era così bella, il suo angelo. E lì sulla spiaggia, con quei colori caldi del tramonto sembrava una visione.

«Sei venuta amore mio.» La guardò negli occhi e vide nel suo sguardo l’amore che prova per lui, la paura dell’ignoto, l’eccitazione del proibito.

«Non potevo fare altrimenti. Mi hai già conquistato e non lottare per ciò in cui credo sarebbe come andare contro me stessa.» E finalmente sorrise anche lei.

«Sai che possono dirci tutto ciò che vogliono e non riusciranno mai a dividerci? Possono metterci uno contro l’altro, posso inventarsi bugie, possono toglierci tutto ma non riusciranno mai a distruggere ciò che proviamo.» La guardò come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Chiunque lo avesse visto in quel momento non poteva di certo negare che quei sentimenti fossero veri e puri. Solo un orbo avrebbe potuto negarli, un orbo o chi non avrebbe voluto vedere nulla.

«Sarà dura, noi due contro il mondo intero. Non passerà molto tempo prima di essere sulla bocca di tutti, che lo vogliamo o no. Incolperanno me per averti corrotto, per averti sedotto, per aver desiderato troppo; diranno che sei fuori di testa per aver fatto una simile scelta, diranno che hai voluto solo metterti in mostra o divertirti, che hai buttato via il tuo futuro e la tua educazione.» Il sorriso scomparve lasciando un velo di tristezza sul suo viso. Gli occhi neri luccicavano ancora, ma con un’intensità diversa da prima.

«Angela, amore mio, potranno dire tutto quello che vogliono: che la nostra vita sarà rovinata o che il nostro futuro sarà buio e senza speranze, ma sorriderò e non rinnegherò mai la mia decisione.» Si alzò e respirò profondamente. Il profumo di lei assieme all’odore del mare era qualcosa di veramente unico. L’oceano aveva ormai inghiottito il sole del tutto lasciando spazio all’oscurità della notte.

«Dovremmo nasconderci, i giornalisti saranno sempre pronti per una foto o una frase detta a caso. Saremo in prima pagina, la figlia di immigrati che faticano ad arrivare a fine mese e il figlio del ricco imprenditore e politico che non ama molto gli stranieri. Un cliché vecchio da tutta la vita.» Si alzò e fece alcuni passi fino a quando si trovò davanti a lui. I suoi occhi azzurri cristallini l’avevano colpita dalla prima volta che lo aveva visto, quelle fossette che venivano fuori timide quando sorrideva l’avevano fatta capitolare senza possibilità di ripresa. In quel momento vide se stessa riflessa in quell’ azzurro ghiaccio e gli ultimi colori del tramonto. Quella giornata stava arrivando al capolinea e davanti a loro si intravedeva l’ignoto oscuro della notte e dei giorni a venire.

«I loro titoli potranno essere i più letti del momento, gli addetti stampa di mio padre potranno rilasciare qualsiasi tipo di comunicazione ma solo tu e io sapremo ciò che è vero. Non saremo mai Liam Jackson Smith e Angela Maria Ramos Rivera, il figlio di un ricco politico che butta all’aria il suo futuro e la figlia di un carpentiere che desidera entrare nell’alta società. Noi saremo sempre Liam e Angela, due giovani che si amano e che lottano contro il mondo, la società e le sue regole non scritte per proteggere ciò che hanno di più caro al mondo: il loro cuore.»

Allungò piano la mano per sfiorare quella di lei. La accarezzò piano con il pollice e poi si staccò. Continuò a guardarla negli occhi e fece un passo indietro.

«Vieni amore, freghiamoci dei loro pensieri, delle loro regole e delle loro convinzioni, freghiamoci di tutto ciò che hanno detto e di ciò che diranno. Saremo folli, ma vivremo come abbiamo sempre sognato di farlo: mano nella mano, un altro giorno e un’altra notte ancora.»

Angela lo guardò e gli porse mano. Lui la strinse e la tirò verso di lui abbracciandola forte. Lei mise la sua testa sul petto di lui e ascoltò quel cuore che batteva sempre più forte. Liam gli accarezzò la schiena e le baciò la testa piano. Si sentiva completo con lei tra le sue braccia. Era sempre stato così, dalla prima volta che l’aveva abbracciata.

«Abbiamo una sola vita, freghiamoci di chi osa imporci regole rigide che vanno contro i nostri sentimenti. Vieni amore, saremo liberi questa volta.»

Le alzò piano il viso e le sfiorò le labbra. Sentì un brivido lungo la schiena, il cuore rimbombare dentro di sé e il fuoco nelle vene.

Viens on s’aime (vieni, amiamoci)
Allez viens on s’aime, on s’en fout (vieni, amiamoci, freghiamoci)
De leurs mots, de la bienséance (delle loro parole, della loro decoro)
Viens on s’aime, on s’en fout (vieni, amiamoci, freghiamoci)
De leurs idées, de ce qu’il pensent (delle loro idee, di ciò che pensano)
Viens on s’aime, et c’est tout (vieni, amiamoci ed è tutto)
On fera attention dans une autre vie ( faremo attenzione in un’altra vita)
Viens on s’aime, on est fou (vieni, amiamoci, freghiamoci)
Encore un jour, encore une nuit (ancora un giorno, ancora una notte)

La baciò dolcemente e la strinse ancora più vicina a sé. Voleva essere sicuro di non sognare, di sentirla accanto al suo cuore, voleva sentire lo scoppiettio di quel rogo che divampò attorno a loro. Poteva andare anche all’inferno e non avrebbe mai più trovato quel calore che gli scorreva nelle vene. Il bacio diventò più passionale, le carezze più frenetiche e le fiamme sempre più grandi.

«Da questa notte inizieremo una nuova vita, con il tramonto è finito il periodo in cui dovevamo nasconderci e far finta di non provare nulla. Con l’alba di domani grideremo il nostro amore a chiunque ci passerà di fronte, vivremo alla luce del sole e nessuno ci fermerà.»

La baciò ancora e ancora, le loro labbra erano rosse e provate da tutti quei baci eppure non avevano intenzione di farli finire. Lei si distese su una coperta sulla sabbia, i capelli neri le incorniciarono il viso e i suoi occhi brillarono per la felicità. Al chiaro di luna sembrava davvero un angelo, fasciata in quel vestito bianco leggero come una vera sposa. E lì, di fronte al mare che mormorava un’antica canzone, sotto lo sguardo freddo argenteo della luna, lui la amò con tutto se stesso, donandole il suo corpo e il suo animo. Lì nel buio di una notte calda d’estate, con testimoni solo le stelle, lui legò la sua vita a quella del suo angelo fino a quando la morte non sarebbe comparsa sul suo cammino. E anche allora lui avrebbe continuato ad amarla, nel paradiso pieno di luce e pace o nell’inferno caldo e oscuro.

In ogni tempo e in ogni luogo lui avrebbe mantenuto vivo quel fuoco che li aveva sempre avvolti: che fosse in un letto caldo nella loro piccola casa o in riva al mare. La luna fredda vegliava sopra di loro su quella spiaggia bagnata dalle onde testimoniando il loro amore fino a quando il sole sarebbe sorto e avrebbe illuminato davanti al mondo intero il loro amore proibito.

Sulla storia

Certe volte mi capita di ascoltare canzoni e immaginare posti, paesaggi e personaggi. Il racconto “Un mare in fiamme” è nato proprio così. Nella mia mente, mentre la canzone scorreva, mi immaginavo i personaggi parlare, il sole che scendeva e le onde del mare che si schiantava sulla spiaggia ancora e ancora.

I nomi dei personaggi non sono del tutto a caso: ho scelto qualcosa che potesse essere tipico dell’ala società e del Sud America per esprimere un po’ de mondi diversi.

Disclaimer & copyright

Il contenuto pubblicato sopra è protetto dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore, legge n. 633/1941, qualsiasi riproduzione anche parziale senza autorizzazione è vietata. Questa breve storia è un’opera di fantasia, personaggi e situazioni sono inventate e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, eventi, luoghi e persone, vive o scomparse, è puramente casuale.

22 Comments

  1. Sebbene mi facciano impazzire un giorno sì e l’altro pure, sai che adoro i forbidden romance, vero? *-* A parte qualche errore di battitura che già sono stati menzionati dalle ragazze arrivate prima di me a commentare -come sempre, sono una delle ultime a passare ahah-, devo dire che questa storia mi è piaciuta molto 😀 Possiamo dire che le emozioni fanno da padrone, nelle azioni descritte, nelle parole vergate, nell’ambientazione spaziale, in tutto ciò che hai scritto in uno scorcio marittimo tanto indimenticabile quanto romantico <3

    P.S.: Se fossi in te, comunque, penserei a un ipotetico seguito :3 Forza, fai felici le tue lettrici ahah <3

    1. Liv

      Ciao. Avessi il tempo, scriverei qualcosa, ma in questo momento ho altre storie in mente 😀
      Mi fa piacere che ti sia piaciuta come storia, sai che ho qualche problema con i pezzi romantici, quindi mi fa piacere che non sia completamente da buttare 🙂
      Alla prossima,

  2. Ciao Liv!
    Questo racconto mi è piaciuto davvero tanto! Lo stile, in primis, e il punto di vista di Liam che unisce benissimo l’aspetto fisico a quello sentimentale, rendendolo un tutt’uno davvero ben articolato. Anche l’idea delle differenze sociali in America è resa molto bene e mi piace che se ne siano fregati 😊
    Poi, be’, l’ambientazione è spettacolare! Non c’è niente di meglio di un tramonto sulla spiaggia e tu sei riuscita a renderlo indimenticabile! Brava!
    Alla prossima!

    P.s. Deve esserci un refuso appena sotto l’immagine, un “vive” invece di “vide”, per il resto perfetto 😊

    1. Liv

      Ciao. Grazie per avermi fatto notare il refuso, ogni tanto qualcosa scappa alla mia vista.
      Sono contenta ti sia piaciuta la storia e che tu abbia apprezzato i dettagli che ho messo.
      A presto.

  3. Ho adorato il tuo racconto. Hai evidenziato il fatto che la storia proibita tra il ricco e la povera sia un cliché ma è un cliché che mi attira sempre. L’ho letto sentendo la canzone ed è stata un’esperienza magnifica. Ottima scelta di contesto e sei riuscita anche a dar risalto a un amore bellissimo che va oltre i pregiudizi e le regole della società. Complimenti 🙂

    1. Liv

      Ciao. Sono contenta che la canzone abbia fatto da cornice anche per voi lettori. Nella mia mente racconto e canzone sono praticamente una cosa unica. Grazie per i complimenti.

  4. Simona Busto

    Per un attimo la parola “addio” mi ha spaventato, ma poi ho riletto bene e ho capito che era stato il mio cervello a registrarla con una connotazione triste, quando in realtà non c’era nulla del genere.
    Una storia molto delicata, che descrive un amore capace di andare contro le convenzioni sociali e contro i dictat altrui.
    Mi piacciono gli amori che sfidano il mondo. 🙂
    Hai descritto tutto molto bene e con grande intensità.

  5. Marianna

    Hi! Il tuo stile, a primo impatto, mi é parso molto delicato e semplice. Bada bene di quella semplicità sinonimo di impatto ed eleganza. Hai saputo rappresentare in un piccolo frammento qualcosa di concreto senza essere troppo leggera o troppo pesante. Hai lasciato un bel messaggio sulla scia di una brezza piacevole e estiva. Direi che il tema mare era perfettamente rappresentato non tanto dall’ambientazione quanto da tutto l’agglomerato: ritmo e stile.

  6. Stephi

    Posso dirtelo? Ho i brividi. Questa storia, dalla prima all’ultima parola, mi è arrivata dritta al cuore, così forte che leggendo vedevo i personaggi vivere nella mia testa lucidamente, e venivo travolta dal loro amore come se a viverlo fossi un po’ anch’io. Hai descritto alla perfezione ogni cosa: i due protagonisti, pur fornendone dettagli minimi; l’ambientazione, che nella prima parte del racconto è veramente fantastica, sembra davvero di essere lì; l’amore che li unisce, che rispecchia il più classico dei cliché ma non per questo rende la tua storia meno bella, anzi. Capisco perfettamente cosa volevi dirmi quando mi raccontavi dell’influenza che ha avuto la canzone nel suscitare in te questa storia: penso che l’averla resa in qualche modo a sua volta co-protagonista, guidando il racconto nel suo svolgimento, regali allo scritto quel qualcosa in più che fa emozionare il lettore. Davvero brava Liv, sono sincera! Ti faccio i miei complimenti!!

    1. Liv

      Grazie per le bellissime parole, mi emoziono davvero quando scopro che i miei racconti, a volte strampalati, colpiscono chi legge e trasmettono qualcosa.
      È una grande soddisfazione questa.

  7. Anne Louise

    Ciao Liv! Tanti tanti complimenti, sei riuscita a inglobare in un racconto relativamente breve davvero tantissime emozioni e tematiche. Troviamo il mare a fare da sfondo a un amore proibito, qualcosa che potrebbe davvero cadere nel cliché se non fosse per la potenza espressiva con cui l’hai scritto! L’ispirazione tratta dalla canzone è vivida e impregna tutto lo scritto, ma senza appesantire o annoiare, al contrario, a mio avviso si tratta di un valore aggiunto!
    Dal punto di vista formale ho notato qualche refuso qui e lì e qualche possessivo di troppo rispetto agli altri tuoi scritti in cui non avevo mai visto errori. Forse una letturina in più avrebbe giovato. Ciò non offusca però il valore della tua storia, davvero ancora tanti complimenti! Alla prossima 💙

    1. Liv

      Ciao. Grazie per i complimenti, se continuate con questi commenti mi emoziono 🙂
      Per le sviste correggerò, la rileggerò con più attenzione.
      grazie ancora.

  8. Debora Paolini

    Ciao. Molto bello il connubio tra elementi del paesaggio e moti dell’anima. Ancor più bello il messaggio che emerge dal racconto. Non sappiamo praticamente nulla dei protagonisti, eppure bastano i loro sentimenti a farceli arrivare con forza. Vivono una passione bruciante che tu hai raccontato con delicatezza ed efficacia.
    Per quanto riguarda la scrittura, ho trovato:
    Vive (vide) nel suo sguardo l’amore che prova (provava) per lui.
    Lui la strinse e la tirò verso di lui (verso di sé, così eviti il doppio lui)
    Sapeva che fosse così — > col verbo sapere (forma affermativa) ci vorrebbe l’indicativo “era”. Nel contesto, è pur vero che questo “sapeva” odora di intuizione/convincimento personale. Per evitare che chi legge si fermi a fare queste considerazioni, io cambierei verbo o modo.
    Diversi possessivi possono essere omessi per alleggerire, tanto si capisce dal contesto di chi è cosa.
    A parte questo, il racconto è scritto bene, è intenso e piacevole. Ottimo lavoro.

    1. Liv

      Ciao. Grazie per avermi fatto notare i refusi, rileggerò con calma e correggerò.
      Sono contenta ti sia piaciuto, visto che non è proprio il mio genere, sto cercando di mettermi alla prova con questa rubrica. Grazie ancora dei consigli.
      Liv

  9. Silvia Maria Bragalini

    Ciao! Questa storia è perfetta per un momento di romanticismo 🙂 Davvero passionale! La storia dei personaggi, come giustamente loro stessi fanno notare, sembrerebbe cliché, ma tu l’hai raccontata in modo originale. Ho apprezzato moltissimo le descrizioni, soprattutto quella iniziale… mi ha ricordato delle serate stupende in riva al mare che spero di rivivere prestissimo. Segnalo soltanto “voce rocca” al posto di “roca” e “quel azzurro” invece di “quell’azzurro”, per il resto la storia è narrata davvero bene anche dal punto di vista formale. Mi accodo a Martina… anche a me piacerebbe saperne di più su Liam e Angela! Comunque complimenti perché la storia mi è davvero piaciuta 🙂

    1. Liv

      Ciao. Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e che sia riuscita a descrivere bene le cose. Sono sincera, non è il mio genere perché le cose romantiche solitamente non mi vengono fuori bene, quindi è stata una vera sfida.
      Grazie per avermi segnalato i refusi, corro a correggere.
      Oddio, non potete chiedermi un seguito perché poi la mia mente si mette a immaginare tutto ahahahhaha
      A presto

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